L’allarme arriva dall’Autorità per le Comunicazioni: sono sempre meno le auto che integrano un’antenna atta a ricevere le stazioni in FM e/o in digitale. Sembra una cosa da niente nell’era degli smartphone, ma è un rischio…

L’importanza dell’antenna radio

C’è un motivo per cui le radio sono sopravvissute, ed è proprio l’auto: le emittenti sono riuscite a resistere grazie al fatto che in auto è quasi sempre accesa la radio su una stazione, oggi anche digitale, e questo permette alle stazioni di sopravvivere grazie alla pubblicità. Ma l’AgCom suona l’allarme perché la radio, che fa anche informazione ed è uno strumento di pluralismo, permette a voci diverse di esprimere opinioni diverse, rischia di sparire.

Il Garante segnala infatti che alcune auto recenti non includono un’autoradio di serie: manca sia il dispositivo ricevente (radio/infotainment), sia l’antenna.

Il problema non è solo l’assenza dell’antenna che riceve in FM, ma su alcuni modelli manca anche la possibilità di ricevere le stazioni che trasmettono in digitale (Dab). Insomma, diverse auto moderne (e stavolta non c’entrano le elettriche) possono far ascoltare la radio solo se si usa uno smartphone collegato in Bluetooth e quindi obbligato a ricevere la radio tramite connessione Internet.